giovedì 17 aprile 2008

Le elezioni in Italia

Vorrei avere piu' tempo a mia disposizione per poter scrivere quello che mi passa per la testa, ma purtroppo sono cosi' sommerso di lavoro che non ho tempo per fare altro.
E dunque mi ritrovo a riciclare email spedite per scrivere qualcosa.

Ieri un amico mi scriveva:

Ciao ANDREA. Hai visto i risultati? Stavolta il Berlusca ha stravinto
Bisogna ammetterlo
Francesco


destando in me l'esplosione rabbiosa che mi ha spinto a scrivere una rapida risposta.
E non contento l'ho inoltrata (con CCN, almeno gli indirzzi non sono in chiaro - cosa che invito tutti a fare) a un sacco di persone, la maggior parte delle quali mi ha risposto; in sostanza ho aperto un newsgroup, senza volerlo.

Il testo della email e' qui di seguito.
Purtroppo non sono riuscito a riportarlo perfettamente uguale all'email che ho mandato, visto che qualche limatura mi e' scappata dalle dita. Pero' sono minime. Leggendo oggi, noto che un sacco di altre cose le avrei potute mettere, altre avrebbero dovuto essere piu' circostanziate. Ma che vuoi farci: era una email, non una tesi di laurea.


*** INIZIO DELL'EMAIL***
Caro Francesco ha stravinto. Meglio cosi' almeno puo' governare. pero' sebbene il tuo qualunquismo non ti faccia politicamente impegnato, io so che nutri un po' di simpatia verso quella parte, quindi almeno virtualmente lo hai votato anche tu.
E mi chiedo, domandandolo anche a te:

Ma che razza di popolo e' quello che, sapendo bene che Berlusconi e' un imbroglioncello, insofferente alle regole, che un giorno parla male della magistratura, un altro del presidente della repubblica, un altro delle istituioni europee, lo vota?

Ha detto che vuole mettere un limite massimo alle tasse del 30 o 33 %.
Quindi i redditi bassi non ne beneficeranno. Eppure lo votano.


Il governo Prodi non ha fatto scintille. Lo riconosco. Ma le misure erano nella direzione giusta. Le liberalizzazioni sono state vere. Anche se zoppe (tassisti per es.). I ricercatori universitari hanno avuto un incremento da 910 a 1800 euro. Veri.
Le tasse si sono alzate? No. Pero' a furia di dire che si sono alzate e' diventato vero quello che e' falso.

I DISASTRI DEL GOVERNO PRODI. Quali? Purtroppo non sono andate avanti le infrastrutture come la Torino Lione. Questo e' vero. L'immondizia a Napoli e' uno scandalo, ma non si puo' attribuire tutto agli ultimi 2 anni. Certo la legge seria del conflitto di interessi avrebbero fatto bene a farla.

Invece da Berlusconi, che ha governato con una maggioranza blindata quindi non era soggetto a ricatti di tutte le parti, abbiamo avuto:
La legge che accorciava il tempo di prescrizione.

La legge sulle rogatorie internazionali che pretendeva che i documenti che venivano per esempio dalla svizzera fossero redatti secondo il codice italiano (ma e' possibile essere tanto cialtroni?).

La depenalizzazione del reato di falso in bilancio
.
Quella legge che permette di ricusare il giudice?
La legge che permette alle scuole private (cattoliche) di usufruire di soldi pubblici (nella Costituzione e' scritto che l'istruzione privata e' libera ma senza oneri per lo stato, ma chi se ne frega?)

L'istituzione di una universita' in Campania che ha sede in una casa, ed ha tre docenti tra loro parenti, e puo' dare (con che titoli) lauree con tanto di stemma della Repubblica, come la mia e la tua.
E Berlusconi in 5 anni di governo non ha mai presenziato alle manifestazioni per il 25 Aprile, Festa della Liberazione.


Quello che cerco di dire, con un elenco senz'altro incompleto e' che ci sara' anche la vecchina che ha paura dei comunisti e vota Berlusconi perche' le da' fiducia, ma la maggioranza lo ama cosi', tra bugie, imbrogli, rettifiche quotidiane.
Il popolo italiano ama Berlusconi sapendo bene come egli sia. Berlusconi e' un'incarnazione dell'italiano medio.


Ma leggiti la stampa estera. Perche' viene considerato cosi' poco? perche' il financial times dice "Berlusconi unfits"? Non va bene.

Fa le corna alle riunioni europee.
Dice che per convincere la Finlandia a desistere da avere la sede dell'autorita' alimentare a favore di Parma ha dovuto usare le sue doti da playboy con il primo ministro finlandese (donna), e quando l'ambasciatore italiano viene chiamato per consultazioni e riceve una protesta ufficiale, il nostro eroe dice:
"E' chiaro che stessi scherzando, chiunque abbia visto la first lady finlandese non puo' avere dubbi che io stessi scherzando". La toppa peggio del buco.

E sai quanti di questi aneddoti ce ne sono?
Tornando al punto principale, io non considero il popolo italiano intelligente. Non vale niente, e i suoi politici ne sono l'immagine.
Siamo una massa di imbroglioncelli, irrispettosi delle regole, delle code e delle leggi, tendiamo a privilegiare i diritti ai doveri, il personale al sociale.

In sostanza siamo un paese da terzo mondo. Come l'algeria e il marocco.

Ah, prima che mi rispondi, te lo dico da solo. Il popolo italiano non e' intelligente neanche quando vota Prodi, beninteso. Del resto lo ha votato (con poco margine) solo perche' la gente era disgustata da Berlusconi. Poi improvvisamente si e' ridisgustata di Prodi.

Cosi' va il mondo.


In ultimo, vorrei che un governo di destra prendesse misure di destra, verso l'immigrazione, la criminalita', ecc. mentre mi aspetto misure verso gli affari di pochi, che arricchiranno ancora di piu' e un popolo ignorante e illuso da proclami del neo istituto Luce che gli fara' credere che tutto e' perfetto.

Che squallore. Non Berlusconi, sia chiaro. Il popolo.
Se votassero solo i laureati, vincerebbe?

Se votassero solo le persone che parlano tre lingue, vincerebbe?

Se votassero solo quelli che hanno vissuto in almeno 5 paesi diversi, vincerebbe?

Se votassero solo quelli che guardano la televisione al massimo per 1 ora la settimana, vincerebbe?


E secondo me dopo Berlusconi il prossimo sara' un altro imbroglioncello, furbetto, che usa le istituzioni come stracci per i piedi, tale e quale a lui, e potrebbe nascere a destra o a sinistra, non importa. il popolo lo amerebbe, cosi' come amo' Craxi.
Forse pero' a sinistra ci sono piu' anticorpi contro una creatura immonda del genere.

E il problema e' che se la scuola continuera' la sua discesa qualitativa verso il baratro, le televisioni continueranno a farci vedere veline e Amici a tutto spiano, chi potra' mai vedere la differenza? Chi potra' capire che e' tutto un macello e al governo ci si arricchisce e si fanno i propri comodi, alla faccia del popolo? Perche' noi Italiani siamo cosi' poco esigenti nei confronti di chi ci governa?


Potrei continuare a lungo, ma mi hai provocato (scientemente, lo so).


Ciao Andrea
*** FINE DELL'EMAIL***

Oggi, mentre scrivo il blog, aggiungerei che togliere l'ICI non mi sembra una buona mossa. Populista e demagogica, questo si. Dico io: ma se l'ICI e' una tassa comunale, cosa c'e' di piu' federalista di un comune che tassa i suoi abitanti per poi spendere quei soldi nell'amministrazione della citta'?
Al limite si riduca l'IRPEF se c'e' tanta abbondanza.
Il programma di Veltroni mi aveva affascinato quando recitava: cure odontoiatriche "passate" dal SSN, asili e scuole aperte anche d'estate e di pomeriggio; a parte una trentina di eccezioni, tutti i candidati erano gente con massimo due legislature. L'avrebbero attuato questo programma? Certo. Ma chi se ne frega del poveraccio che deve farsi i denti? E della mamma che deve sballottare i ragazzini di qua e di la'?
Aggiungerei inoltre che e' uno scandalo il fatto che per tutti i due anni di governo Prodi, il nostro Eroe non abbia mai ammesso la sconfitta elettorale e la vittoria dell'altro, continuando per tutto il tempo a parlare di brogli. Ma in democrazia si fa cosi'? Ma che rispetto e' questo per le Istituzioni?

E una ulteriore appendice la metterei alla lista dei "se votassero solo"
Se votassero solo quelli che leggono almeno 6 libri l'anno, vincerebbe?

A PROPOSITO DI QUESTA LISTA, SAREBBE BELLO RICEVERE CONTRIBUTI DI ALTRI "SE VOTASSERO SOLO . . ." COSI' DA COMPILARE UN ELENCO PER GONFIARE ULTERIORMENTE L'EGO DI CHI SI RITIENE DI SINISTRA, CENTRO SINISTRA, CENTRO. INSOMMA MARCARE ANCORA DI PIU' IL DIVARIO INTELLETTIVO-CULTURALE-COGNITIVO-LOGICO-VALORIALE
TRA CHI
NON SI RICONOSCE IN UN GOVERNO IMPRENDITORIAL-AFFARISTICO-POPULISTA-DEMAGOGICO COME QUESTO
E CHI
INVECE LO TROVA A SE' AFFINE.


Tra le risposte che ho avuto, la prima e quella di questo Francesco, ed e' la prima almeno perche' ha il diritto di smentire che sia di destra:

Ciao ANDREA, Sono, ti sorprenderà, d'accordo con te su tutto tranne che sul fatto che avrei votato virtualmente Berlusca. Forse non te ne ho mai parlato ma io ho per il Cavaliere una repulsione viscerale: quando solo sento la voce del Berlusca mi si torcono le budella e mi verrebbe la voglia di fargli cascare a uno a uno tutta l'enorme dentiera a prescindere dalle cazzate che dice... perché se poi andiamo su quelle... mi verrebbero in mente altri provvedimenti ancora più radicali... In effetti, e questo é triste, gli italiani pensano che prendendo il più ricco d'Italia e facendolo diventare il più potente d'Italia, ammesso che non lo sia già, qualche soldino cadrà dalla sua tasca nella loro... poveri illusi! E verrebbe da dire anche poveri pidocchiosi... In effetti la mentalità invece che aprirsi stracciando definitivamente il provincialismo che ci caratterizzava si é arroccata ancora di più. In questo quadro Berlusca é esattamente quello che ci meritiamo. Togliamoci dalla testa una buona volta questa presunta grandezza culturale che oramai ci condiziona in negativo e diamoci da fare per formare una nuva classe politica all'altezza. Ti diro in un altro messaggio quali secondo me sono i disastri del governo uscente che hanno consegnato vittoria facile al Berlusca. Ci sentiamo. Stammi bene Francesco.

Inoltre Luca B. scrive:
Caro Andrea, certo gia lo sai (o comunque lo immagini) ma ritrovo nella tua analisi puntuale, tutto il mio pensiero che, in estrema sintesi è il classico "ogni popolo ha il governo che si merita". Del resto da un governo di "sinistra" che in due anni non è riuscito nemmeno a fare una legge per risolvere il problema del conflitto d'interessi e che non è risuscito a presentarsi unito alle elezioni, non ci potevamo aspettare niente di meno.....
Mia moglie dice che per votare si dovrebbe fare un esame......

Ma quando torni???????
Un caro abbraccio
Sul "quando torni" lasciamo perdere che' e' meglio

Gianni, mio collega che sta in Etiopia, scrive:
Caro Andrea, ma perche' non fai il ....politico? A, dimenticavo, tu sai fare qualcosa (Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna ad insegnare, chi non sa insegnare ad insegnare fa il politico....). Scherzi a parte, mi congratulo per la tua lucida disquisizione, che mi permetto di girare a un po' di amici e parenti di ogni parte. Una sola nota "critica" ed un a notizia: siccome da ieri ho chiesto la cittadanza etiopica (il mio nome di rifugiato in esilio volontario cambia in Yonni, da Yohannes), mi permetto di protestate a nome di algeria e marocco per l'audace accostamento da te fatto!!

Inoltre, tale Gaetano, che non conosco ma che ha ricevuto la mia mail da un comune amico non ha gradito molto la mia analisi, e scrive:
Io una risposta ce l'avrei, e - come avrai capito - non é certo quella di "Andrea". A proposito, strordinario l'incipit della sua avvelenata risposta al malcapitato Francesco, cui in due righe scarso viene rinfacciato di essere un qualunquista, un "politicamente disimpegnato" ed un "votante virtuale" del Berlusca (cazzo, qui se non siamo al processo alle intenzioni poco ci manca ...); ma ancora meglio il finale-stile-pistolero-da-saloon "mi hai provocato (scientemente, lo so)", che mi ha molto divertito e mi ha fatto venire in mente l'immortale "americano a Roma" AlbertoneSordi-Nando Moriconi ed il suo leggendario "spaghetto, ttu mm'hai provocato, e io te distruggo !!!"...


giovedì 13 marzo 2008

2008 Marzo 8 - timor-Leste, dili, Il Mercato di Taubessi

Il giorno 9 di Marzo, mi sono recato di buon mattino (le 11 circa) al mercato di Taubessi, che avevo sempre visto dalla strada, e consisteva, a mio giudizio, in una trentina di bancarelle lungo la via. Poi, per motivi di lavoro un bel giorno mi trovai a fare parte di quella strada a piedi e mi resi conto che a guardare dentro, c'erano altre bancarelle. di qui la decisione di visitarlo, prima o poi.
E fu poi, visto che tra la scoperta e la visita sono passate 4 o 5 settimane.

La cosa che investe il visitatore sono le bancarelle della carne, fatta a pezzi e tenuta su banconi di legno, all'aperto, con cani e mosche a fare il loro comodo. C'era un bancone in cui una persona giaceva distesa a fianco ad un quarto di bue, non so se dormisse o rappresentasse il prossimo quarto.


Ad un'occhiata un po' piu' vasta, la prima cosa che appare, in tutta la sua semplicita', e' il disordine con cui le bancarelle sono disposte. La modalita' scientifica adottata deve essere quella denominata "a casaccio". Ci sono spazi enormi vuoti sprecati in posti preziosi, poi degli addensamenti di bancarelle in cui la via e' ridotta a circa un metro, con vestiti o altro materiale appeso ai tendoni che pende su entrambi i lati, e rende il passaggio anche in fila indiana difficoltoso. Bah.
Il fondo e' di fango, e gli stivali sarebbero risultati una scelta migliore delle mie ciabattine.


Il costo degli ortaggi e' umano, a fronte di bancarelle analoghe che in posti strategici della citta' pretendono 1 dollaro per tre pomodori, almeno qui tutti i mucchietti di ortaggi (uno per l'altro) costano tra 25 e i 50 centesimi.

Sono presenti in vendita i sacchi di riso che le organizzazioni umanitarie distribuiscono ai bisognosi.
Si trovano tante cinfrusaglie di qualita' scarsina ma prezzo davvero minimo. Magliette polo a 2 dollari, jeans a 5 dollari. Insomma se uno non bada troppo al capello, ce n'e' da riempire valigie e portarsele.



Una bella collezione di foto, una quarantina circa, e' possibile trovarla
qui
.

Altrimenti in
questa raccolta
ci sono altre gallerie di foto scattate da me o quasi.

mercoledì 27 febbraio 2008

Il coprifuoco



Dopo la dichiarazione dello stato di assedio (ma quanto si discute qui, sulla differenza tra "stato di emergenza" e " stato di assedio"), c'e' stata una settimana di coprifuoco caratterizzata da tante piccole stranezze.

Prima pero' una nota culturale, per giustificare una volta di piu' la fama di attitudine professorale che alcuni trovano io abbia.
Coprifuoco e' una parola dei tempi antichi che indicava il momento nel quale, a seguito del suono di una campana nei villaggi, tutti i fuochi dovevano essere spenti o comunque confinati, per evitare che di notte divampassero incendi che avrebbero potuto ardere il villaggio intero. Questo e' perlomeno quello che dice il Webster II. Se qualcuno ha da segnalarmi altre spiegazioni sara' benvenuto.

Torniamo a noi. Il coprifuoco, curfew in inglese, consisteva nel divieto di essere su spazi pubblici dalle 20 alle 6. In sostanza di sera la gente deve stare a casa. Questo nel tentativo di impedire assembramenti che qui facilmente si trasformano in rivolte di varia gravita'.

Come conseguenza questo coprifuoco ha prodotto molti cambiamenti nelle tribu' degli stranieri che abitano a Dili.
Il primo che mi viene in mente e' che ho conosciuto un sacco di giapponesi che seppure abitando nel mio stesso albergo erano a me ignoti, dato che andavano a lavorare verso le 7.30 e tornavano a mezzanotte passata (si' certo, tutti i giorni). Il coprifuoco li ha costretti, tra forti dolori, a fare degli orari umani.
Breve digressione: a me ha fatto morire dal ridere. In Giappone gli impiegati ministeriali lavorano sovente sino alle 11 di sera, se serve. Le 23!!! Ma ce lo immaginiamo un impiegato ministeriale di Roma che alle 16.40 (ammettiamo che l'orario sia sino alle 17, non lo so ma invento) sta gia' con il cartellino in mano, il computer e' spento da un pezzo, a sentirsi dire: Rossi, oggi le farebbe 6 ore di straordinario? Fine della digressione.
Altro cambiamento era la cena. Cena al ristorante dalle 17.30 alle 19.30 (certo, perche' l'ultima mezz'ora serve a consentire ai camerieri di tornare a casa). Ristoranti stracolmi, data la concentrazione in un periodo cosi' breve di tutti quelli che vorrebbero mangiare fuori. A volte il cibo non arrivava e quindi tutti a casa, come nelle punizioni ottocentesche, senza cena.
O magari arrivava all'ultimo momento utile; e' capitato al sottoscritto di vedersi consegnare la cena alle 19.45, e quindi, chiesti dei contenitori, abbiamo provveduto a spartirci, come dei cannibali, il pasto un po' versando da un contenitore all'altro, un po' con le mani per i cibi un po' piu' asciutti e poi, come razzi, tutti in macchina alle 19.50 e volando in una citta' gia' quasi deserta, alla volta ciascuno della sua abitazione.

Si, perche' come ho detto nella mia memoria precedente, in astratto ci sarebbe l'ordine di sparare a chiunque si muova in citta' dopo le 20. Sinora, a distanza di circa 2 settimane, non sono a conoscenza di nemmeno una occorrenza di tali incidenti.

I ristoranti si svuotano in cinque minuti di orologio (la citta' e' piccola quindi le case sono tutte in un raggio di 5 o 10 minuti). Sembra magia, ma tutti quasi insieme pagano, salutano e se ne vanno).

* * * * *

Adesso la musica e' cambiata; da tre giorni fa il coprifuoco inizia alle 22, il che permette di cenare con il buio (che non guasta), ed e' stato esteso di altri 30 giorni, in aggiunta ai 7 iniziali.
Dal lato degli sviluppi delle indagini, non sono addentro alla questione, ma sono arrivati degli specialisti dell'FBI, che provvederanno a trovare il colpevole.
Uno qualunque, nel caso.
Il famoso Alfredo e' stato sepolto con un certo clamore ma senza disordini; il mio ex autista, quello che stava per farmelo incontrare, era in primissima fila sui servizi della televisione relativi al funerale.

Il tempo e' tornato clemente e si potrebbe ricominciare ad andare al mare. E' dal 20 dicembre che non faccio una nuotata come si deve, e oggi, che e' l'11 di Marzo, sarebbe proprio ora. Anche perche' qui gli svaghi non e' che abbondino.

L'aspetto lavorativo va a tutto vapore, come e' bene che sia, ma cio' implica dei ritmi e delle condizioni ambientali di lavoro che sfibrano enormemente.

lunedì 11 febbraio 2008

Alfredo

Alla fine e' successo.
Ho sempre sentito parlare di tale Alfredo, come dell'ultimo capo dei ribelli, che dopo essere riuscito a fare dimettere il governo precedente, non ha deposto le armi ed ha continuato ad essere una spina del fianco nel governo nuovo, che virtualmente sarebbe dalla sua stessa parte.

Con l'aiuto del mio precedente autista (l'ho sostituito quando e' finito in carcere) stavo per organizzare un incontro con questo Alfredo Reinaldo, perché a quanto mi dicono e' sempre stato famoso per cortesia e cultura e il mio autista poteva organizzare l'incontro in quanto un tempo anche lui militava nelle sue fila.
La cultura qui e' qualcosa di abbastanza facile da vedersi attribuita, dacché il livello medio di istruzione e' bassissimo, e la cortesia e' abbastanza diffusa. Comunque una scampagnata sui monti la avrei fatta volentieri.

Senonché mi sono trovato in un momento in cui il presidente della repubblica metteva sui giornali inviti sempre piu vigorosi perché Alfredo deponesse le armi e si ritirasse a vita privata, e quindi posponevo ogni volta questa specie di gita.

C'è da tenere presente il quadro generale in cui questo Alfredo si andava ad inserire. In sostanza Dili e' piena di campi di profughi, che per le Nazioni Unite devono essere chiamati Internally Displaced Persons, cioè gente che e' profuga, ma dello stesso paese; tutte queste moltitudini sono affluite in citta' da villaggi remotissimi, scappando da bruciature di case (chi ha letto i miei commenti precedenti ricorderà forse cosa intendo), da mancanza di cibo e dalla difficoltà immensa di trovare una occupazione di qualsiasi tipo.
Rappresentano il problema più grande di questa città, perché a forse 100.000 abitanti originali, circa 20.000 se ne sono aggiunti e vivono nei parchi cittadini in tende fornite dall'ONU, e da IOM (International Organization for Migration). Poi questa delle tende e' un'altra storia, perché le tende l'IOM le acquista a 250 $ l'una, e il giorno dopo averle distribuite le si trova in vendita in citta', ancora imballate a 50 $, con gran gioia di quelli dell'IOM che si sbattono per settimane alla ricerca di soldi per acquistarle, all'estero eppoi vedono che i loro beneficiati le rivendono, anzi le svendono. Poi ci sono le distribuzioni di cibo, che consistono in sacchi di riso dati ad ogni famiglia, e da questo mese sono dimezzate per spingere la gente a lasciare i campi, prendersi i 1000 $ di buonuscita del governo e tornarsene nel loro villaggio a sistemarsi la casa.

Inoltre se le distribuzioni di cibo o di tende ritardano, immediatamente circolano avvisi ONU del non uscire per strada perché ci sono sassaiole e blocchi stradali non autorizzati. Alcuni miei conoscenti ne hanno fatto le spese la settimana scorsa.

In somma, il nome di Alfredo campeggia scritto sui muri e si erge a paladino dei profughi contro il governo e in genere contro tutti quelli che minano i diritti dei più deboli. Poi nei villaggi un po' più popolari, il supporto ad Alfredo e' molto marcato. Altri profughi qui a Dili dicono che non torneranno nei villaggi perché Alfredo e' ancora in circolazione. Logica sfuggente, ma vabbe'.

Qui si inquadrano gli avvenimenti odierni: esco per andare a lavoro, lunedì 11 febbraio, e vedo le strade più deserte del solito. E non incontro bambini che vanno a scuola. Arrivato nell'ufficio, prima ancora di salire le scale, vedo che fuori dal negozio sotto l'ufficio delle persone stanno discutendo molto animatamente. Salito sopra in ufficio trovo una specie di fermento di gente che parla ad alta voce ed altri che chiedono e tanti che discutono, filippini con i filippini, timoresi con timoresi, e logica vorrebbe che io interloquissi con gli italiani. Senonché sono l'unico italiano. Dunque mi siedo e domando:
"Che c'è?"
Allora, forse solo in quel momento si avvedono che sono arrivato, tutti si tacitano e la disegnatrice più grande di eta si avvicina e mi domanda se io so chi sia Alfredo. Rispondo che lo so, ed ella mi dice che e' stato ucciso.
Non faccio in tempo nemmeno a capire se sia il caso di rallegrarmene o meno, che una segretaria irrompe nella stanza e tutto di un fiato dice:
"Signore, c'è un allarme ONU, hanno detto dobbiamo chiuderci dentro, le case del Presidente della Repubblica e del Primo Ministro sono state attaccate. Ci sono disordini in tutta la città. Che dobbiamo fare?"
Ed io penso: "E secondo te che dovremmo mai fare, oh deficiente?"
Ma dico: "Chiudiamoci dentro."

09.15
Ah che bello, ho appena ricevuto delle informazioni autentiche, cioè che non sono voci ma informazioni ONU. Sembra che Alfredo sia morto, il Presidente della Repubblica sia stato sparato ed adesso sia già in Australia nel tentativo di salvarlo, ed i ribelli di Alfredo si stiano riversando sulla città.
Un bel quadretto, direi. Tranquillizzante e distensivo. Proprio l'ideale per lavorare.

09.51
E' stupefacente, siti australiani di vari network televisivi fanno a gara con la BBC nel mettere notizie piu' accurate: ogni minuto che passa c'e' un aggiornamento.
Il bello e' che io sono piu' aggiornato di loro. Ogni aggiornamento che mettono per me e' vecchio di dieci o venti minuti. Sono sommerso da informazioni.
Sembra che tutto sia successo stamattina presto. Un poliziotto di mia conoscenza stava facendo footing stamattina verso le 7 ed e' passato vicino alla casa del presidente, dove, attraverso la rete, ha visto il presidente fare esercizi nel suo giardino. Circa dieci minuti dopo ha sentito una serie di spari; sembra che la casa del presidente sia stata attaccata ed in questo scontro il capo dei ribelli sia stato ucciso, mentre il presidente sia gravemente ferito.
Povero presidente Ramon Horta. Premio Nobel per la pace, ci parlai, un paio di mesi fa.

Quello pero' che a me appare preoccupante e' che nel breve periodo ci potrebbero essere una serie di disordini immensi in tutto il paese, già nel 2006 il fu Alfredo aveva portato il paese sull'orlo della guerra civile. Adesso bisognerà vedere come reagiranno le moltitudini alla notizia.
Tra elicotteri e sirene non c'e' pace stamattina. C'e una riunione in corso nella sede della Polizia ONU. Boh.

Nel frattempo cerco di lavorare. Dobbiamo consegnare del materiale al ministero ma ai telefoni non risponde nessuno. Si saranno tutti imboscati.

13.20
Sono tornato in ufficio dopo essere stato a pranzo a casa. Per le strade la situazione e' tranquilla; si vede soltanto un mare di gente che si guarda intorno e parla. Nel frattempo in albergo manca l'acqua, i cellulari non funzionano e la benzina ai distributori e' quasi finita. Come diceva toto', saranno anche coincidenze, ma coincidono. La BBC dice adesso che anche l'automobile del Primo Ministro, contemporaneamente all'attacco al Presidente, e' stata attaccata senza successo, e che si tratta di un fallito colpo di stato. Andiamo bene.
Comunque pare che il presidente stia in condizioni non critiche.

15.00
Se ne vanno tutti a casa, quindi anche io.


Nota tranquillizzante. Va tutto eccellentemente bene e non c'e' assolutamente alcuna ragione di temere per la mia incolumita'.

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Martedì 12 Febbraio 2008

In realtà non ho molto da aggiungere.
I telefoni hanno ripreso a funzionare, l'acqua c'è e il panico che aveva spinto tutti ad intasare i 4 distributori di carburante presenti in città (si, quattro) pare essersi calmato.
In sostanza pare andare tutto bene. Sono tornato in ufficio e bene o male sono arrivati tutti, anche i Timoresi che ieri erano stati i primi a scomparire.

Appena arrivato in albergo, ieri, ho telefonato all'ambasciata italiana che, ricorderanno i piu' affezionati lettori non e' qui ma in Indonesia, a Jakarta per la precisione (credo 2 o 3 fusi orari distante) per comunicare, qualora non lo sapessero gia', che ero qui, giusto in caso.
Mi passano tale Pas**** che ascoltandomi con scarsa attenzione mi chiede cosa mi serva e io gli dico che ci eravamo gia' sentiti ad Agosto per via del mio passaporto che era pieno di timbri e che comunque adesso sto a Dili, e volevo segnalare la mia presenza nel caso la situazione richieda di contattare i cittadini italiani, al che lui mi dice:
"A va bene, mi manda per piacere un'email?"
Ed io:
"Forse non mi ha sentito, guardi Pas**** sto a Dili, a Timor".
Si sveglia di colpo.
"Ah per la miseria mi dica mi dica aspetti che prendo nota. Ma com'è la situazione? Ma e' vero che non funziona più niente? Come sta chiamando? Ha fatto bene a telefonare. Si si certo. Grazie grazie stia attento e tanti auguri."

Ieri sera siamo stati in albergo, pare che nel tardo pomeriggio il Primo Ministro abbia proclamato il coprifuoco per 48 ore dalle 20 alle 6 (chiaramente per evitare assembramenti che diventano sempre rapidamente rivoltosi), e la cosa che secondo me e' di difficile messa in pratica e' che che le pattuglie avrebbero ordine di sparare a tutti i gruppi di persone in strada durante la notte. Essendo i militari prevalentemente occidentali non la vedo questa cosa. Che si mettono a sparare contro persone inermi? Pero' la misura ha funzionato alla grande. La notte scorsa non e' stato registrato nessun incidente in tutta la città.

Adesso sembra chiaro che e' stato un fallito colpo di stato. Approfittando del fatto che il Presidente del parlamento era all'estero, hanno provato a uccidere il Presidente della Repubblica ed il Primo Ministro. Su che cosa avrebbero potuto fare dopo, e' un mistero.
Penso che io lo avrei organizzato meglio.